Un ambiente familiare e un approccio professionale
Via Fania Giuseppe, 22 Foggia
Aperto 24 ore su 24
Pianificare la successione ereditaria nel patrimonio digitale.

Pianificare la successione ereditaria nel patrimonio digitale.

Pianificare la successione ereditaria nel patrimonio digitale: eredità digitale (Parte II)

In questo articolo vi spieghiamo quali potrebbero essere le soluzioni su come pianificare la successione ereditaria nel patrimonio digitale,

ma riprendiamo il nostro discorso sull’eredità digitale, che abbiamo affrontato nel precedente articolo, in cui abbiamo introdotto il concetto di patrimonio digitale e da cosa è composto.

É suddiviso in beni patrimoniali e beni personali, contenuti sui nostri pc, smartphone, tablet o account, e se non lasciamo le password di tali dispositivi ai nostri eredi,

tali beni potrebbero essere dimenticati e non facilmente recuperabili.

Però, ci viene in aiuto il provvedimento preso dal tribunale di milano del 09 febbraio 2021, che ha sancito il diritto di accesso degli eredi ai dati personali dell’account del defunto.

Ebbene, a conoscenza di tutto ciò, in che modo un’agenzia di onoranze funebri può fornire assistenza per disporre il patrimonio digitale ?

Quali potrebbero essere le soluzioni ?

Le soluzioni su come pianificare la successione digitale

  • il testamento olografo non è sicuro in quanto, scrivere le credenziali su carta, chiunque potrebbe appropriarsi delle credenziali illegittimamente, stessa cosa vale per il “legato” di password, ovvero l’attribuzione diretta, attraverso il testamento, delle credenziali ad un soggetto;
  • L’esecutore testamentario potrebbe essere una soluzione, ma anch essa non sicura poiché potrebbe accettare o rifiutare l’incarico e le volontà rimarrebbero inattuate,

inoltre l’esecutore testamentario potrebbe premorire al disponente;

  • Il contratto di mandato post mortem exequendum ovvero un contratto nel quale un soggetto (mandatario) si obbliga nei confronti del mandante(“futuro” defunto) a consegnare le sue password dopo la sua morte, rispettando dei limiti.

Tale contratto può essere utilizzato sempre per i beni di natura personale ( email, foto, diari ecc..), 

mentre per i beni di natura patrimoniale (criptovalue, foto d’autore, software ecc..) solo in due casi:

se la proprietà( ma non in possesso) del bene è già stata trasferita con il proprietario in vita; se la proprietà si trasferirà con il testamento.

In conclusione, oggi il testamento deve essere accompagnato da almeno un contratto post mortem exequendum.

Con il primo si trasferisce la proprietà dei beni digitali patrimoniali o personali, con il secondo si garantisce che un “soggetto terzo” di fiducia,

consegni le password solo morte avvenuta.

 Questo soggetto terzo potrebbe essere anche un’agenzia funebre, che come spesso accadde, abbia già ricevuto delle dichiarazioni di volontà ( ed esempio sulle esequie, bara, fiori ecc..).

Del resto, la nostra vita, tutti noi non possiamo esimerci dall’utilizzo di strumenti informatici in quanto ne siamo completamente immersi, rendendoci cosi tutti titolari di un patrimonio digitale.

Per maggiori informazioni potete scriverci alla sezione contatti HTTPS://WWW.ONORANZEFUNEBRIMAIZZI.IT/POMPE-FUNEBRI/ oppure inviarci una mail a INFO@ONORANZEFUNEBRIMAIZZI.IT

Rispondi